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Numerosi fattori possono portare ad un malfunzionamento della caldaia, ne risulta un cattivo rendimento e l’inquinamento dell’aria.
La fiamma che esce dal un bruciatore di una caldaia a nafta deve essere di color arancione chiaro ben definito. Se non è il vostro caso, bisogna procedere ad una regolazione dell’aria, azionando la vite del bruciatore.
Per necessità di dimostrazione, sulle nostre foto, la nafta brucia quando il bruciatore non è posizionato corretta mente: tuttavia, questa posizione è pericolosa e potrebbe creare un incendio. Per effettuare la vostra regolazione, rivolgete l’ugello del bruciatore verso il focolare.
La manutenzione periodica di una caldaia a nafta comporta anche la pulitura del focolare e dei diversi elementi essenziali: elettrodi, bruciatore, filtri.
Pulitura del bruciatore
Prima di effettuare qualsiasi intervento sulla caldaia, dovete interrompere l’elettricità: di solito nel locale in cui è stato installato l’apparecchio c’è un disgiuntore centrale proprio per questa necessità. Nella situazione raffigurata , i cavi e le tubature sono abbastanza lunghi per permettere l’estrazione completa di tutto il blocco del bruciatore e di posarlo a terra. In molti casi, il bruciatore è posto in basso ed è sufficiente tirarlo. Se constatate che il bruciatore e i pezzi sono molto sporchi, ciò significa che la regolazione non è corretta.
Lo spruzzatore assicura la miscela gasolio aria, cioè polverizza il combustibile creando una nuvola di goccioline. Il dosaggio deve permettere la combustione totale della nafta, in modo da ottenere il massimo del calore ed un minimo di residui (una combustione ottimale deve produrre solo “gas di scarico”, che sono evacuali mediante l’apposito condotto). Tuttavia, anche se la regolazione è buona, il bruciatore si incrosterà sempre un po’. A volte bisogna dunque smontare e pulire con la benzina le diverse parti: corpi, pastiglie (che presentano una fessura di uscita) e filtri.
Quando lo sportello è aperto, è possibile vedere il deflettore a forma di imbuto e la pastiglia centrale. L’apparecchio è, in questo caso, un po’ incrostato.
Smontaggio del bruciatore: bisogna rimuovere il deflettore e pulire le tre parti che compongono il bruciatore con della benzina (senza utilizzare utensili metallici).
Focolare
Il focolare è provvisto di un rivestimento in lamiera d’acciaio che riflette la fiamma. Questo cilindro deve essere rimosso e pulito con una spazzola metallica.
Si vedono nettamente le tracce di combustione: eliminatele, poiché impediscono la diffusione del calore ed accelerano il processo di usura.
Strofinate energicamente con una spazzola metallica per eliminare tutte le incrostazioni e la polvere.
Pulite con cura.
Filtro, bruciatore e elettrodi
Il filtro ha la precisa funzione di impedire che le impurità contenute nella nafta giungano alla pompa e al bruciatore, rischiando cosi di deteriorare questi elementi. Conviene dunque pulirlo con della benzina, o sostituirlo periodicamente. Bisogna smontarlo, facendo attenzione a non danneggiare i giunti. Dopo il rimontaggio, dovete riavviare la caldaia, mettendo in funzione il bruciatore (dopo aver disserrato il tappo di spurgo), fino a che la nafta giunga regolarmente, senza bolle d’aria. Poiché la caldaia comporta di solito una cellula di sicurezza, bisogna illuminare quest’ultima con una torcia elettrica.
Gli elettrodi si sporcano anch’essi nello stesso modo: dovete raschiarne le punte con una lama e pulire i manicotti di porcellana con un panno. Per evitare qualsiasi difetto di funzionamento, è bene sostituirli periodicamente.
Su moli modelli, il filtro non si pulisce e deve dunque essere sostituito. Gli elettrodi sono fissati da un portaelettrodi e sono costituiti da una punta metallica ricoperta di porcellana. li bruciatore (tra gli elettrodi) deve essere sostituito dopo diverse puliture (attenzione a non modificare l’apertura della sua fessura, maneggiandolo).
Lo smontaggio del bruciatore si effettua sbloccando il controdado: utilizzate due chiavi piatte. Gli elettrodi sono stati precedentemente rimossi.
Su molti modelli, il filtro non deve essere pulito, ma semplicemente sostituito. Dopo l’operazione, riaccendete l’impianto, mettendo in funzione il bruciatore.
Regolazione
Per ottenere un rendimento ottimale, dovete semplicemente regolare il dosaggio della nafta, l’arrivo dell’aria e la miscela aria/nafta a livello del bruciatore, il tutto con un unico comando. Oggi, infatti, i sistemi elettronici di cui sono dotate le caldaie facilitano le cose: è sufficiente agire sulla vite micrometrica del bruciatore per ottenere la fiamma corretta; questa deve essere di color arancione pulito e chiaro. Quando è bianca, significa che c’è troppa aria nella miscela. Quando è rossa e fa fumo, l’arrivo dell’aria è insufficiente. Quando il bruciatore è sotto tensione, si stabilisce un arco elettrico tra i due elettrodi (si dovrà sentire un crepitio di una durata tra 15 e 20 secondi, prima che la nafta venga polverizzata). Se l’accensione non si effettua correttamente, significa che la polverizzazione non è ottimale; bisogna allora modificarne la regolazione.
Verificate le regolazioni della caldaia
Abbiamo visto che uno dei segni di cattiva regolazione è l’incrostazione rapida del bruciatore e dei diversi pezzi interni della caldaia. Quando la combustione è cattiva, una parte del carburante non brucia e si deposita immediatamente dove viene evacuata con i gas bruciati. Potete dunque verificare la regolazione analizzando tali gas. Procedete da soli a tale verifica, utilizzando un semplice strumento (che vendono nei magazzini di caldaie): un tubo è inserito nel condotto di evacuazione
dei fumi per aspi are i gas; l’aspirazione si effettua con una piccola pompa ad acqua costituita da un recipiente dotato di due tubi, uno per l’uscita dell’acqua, l’altro per l’aspirazione dei gas; un filtro di carta è inserito nel tubo di aspirazione: dopo un certo periodo di tempo, paragonate la sua colorazione con la tabella fornita dal produttore. Per effettuare la misurazione, è necessario che la fiamma abbia bruciato per alcuni minuti. Dovete far funzionare a fondo la caldaia prima di cominciare il test.
Lo scorrimento dell’acqua dal tubo di uscita crea un vuoto nel fondo del recipiente. I gas bruciati dalla caldaia sono dunque aspirati, poiché il tubo che viene introdotto nel condotto di evacuazione dei fumi è prolungato da un tubo fino al fondo di questo vaso. In questo modo, i gas aspirati attraversano il filtro di carta che si cobra più o meno in funzione della densità dei residui nel condotto.