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Lo spioncino costituisce un eccellente sistema di sicurezza. Nella sua versione moderna, permette veramente di vedere senza essere visti.
lo spioncino deve veramente permettere di vedere e identificare il visitatore a sua insaputa. Per questo motivo, questo piccolo strumento ottico è stato concepito affinché il campo visivo dell’osservatore comprenda tutto il pianerottolo. Uno spioncino è composto da un obiettivo verso la parte esterna del battente della porta e da un tubicino metallico che comporta spesso un otturatore verso l’interno. I diversi modelli sul mercato si differenziano soprattutto per il diametro del cilindro (10 o 12 mm, in generale) e per la loro lunghezza: il produttore indica i limiti di spessore della porta per la quale sono stati concepiti (il più delle volte da 25 a 45 mm). Inoltre questo strumento ottico si caratterizza per il campo visivo che offre (170 gradi per gli strumenti ad alto rendimento o anche 210° per alcuni modelli). Gli spioncini hanno una finitura dorata o nichelata. Non c’è nulla di più semplice della posa di uno spioncino e questo è uno dei principali argomenti di vendita dei produttori. Risulta essere sufficiente infatti praticare un semplice foro nella porta. Comunque è necessario effettuare questa operazione con una punta adatta e bisogna anche praticare il foro ad una buona altezza, affinché sia alla portata di tutti i componenti della famiglia che lo utilizzano. Per vostra sicurezza, è preferibile rinforzare la posa dello spioncino installando un dispositivo di chiusura (catena di sicurezza).
Spioncino classico o spioncino digitale
La scelta tra uno spioncino classico e uno digitale dipende da vari fattori, inclusi la propria familiarità con la tecnologia, le esigenze di sicurezza e il budget disponibile. Gli spioncini classici, con la loro semplicità meccanica, offrono una soluzione diretta per vedere chi si trova dall’altra parte della porta. Sono facili da installare e non richiedono alimentazione elettrica, rendendoli dispositivi affidabili e praticamente privi di manutenzione. La loro natura immediata significa che non c’è bisogno di premere pulsanti o attendere che si accenda uno schermo: uno sguardo attraverso l’obiettivo fisico rivela istantaneamente chi è alla porta.
D’altra parte, gli spioncini digitali introducono funzionalità avanzate come schermi per visualizzare chiaramente l’immagine di chi bussa, registrazione video e persino connettività a smartphone per chi desidera monitorare la propria porta di ingresso da remoto. Queste caratteristiche possono offrire maggiore sicurezza e comodità, specialmente in situazioni dove si desidera avere una registrazione degli ospiti o se si ha difficoltà a vedere attraverso uno spioncino tradizionale. Però, richiedono una fonte di alimentazione, che può essere batterie o collegamento diretto all’impianto elettrico, e possono necessitare di una manutenzione più regolare rispetto ai loro omologhi meccanici.
Quando si valuta quale opzione sia la migliore, è importante considerare quanto sia importante la funzionalità aggiuntiva di un modello digitale rispetto alla semplicità e all’affidabilità di un modello classico. Se abiti in un ambiente dove la sicurezza è una preoccupazione maggiore o se apprezzi la tecnologia che ti permette di controllare chi visita la tua casa anche quando non ci sei, uno spioncino digitale potrebbe essere la scelta giusta. Invece, se preferisci soluzioni che non richiedano energia elettrica o se il budget è un fattore limitante, uno spioncino classico potrebbe soddisfare le tue esigenze senza complicazioni.
In definitiva, la decisione tra spioncino classico e digitale si riduce a una questione di preferenze personali, esigenze specifiche di sicurezza e comodità, nonché la disponibilità a investire in tecnologia aggiuntiva per la porta di casa.
Montaggio dello spioncino classico
Lo spioncino deve essere posto all’altezza del viso del visitatore preferibilmente in un montante del telaio della porta. Per fare in modo che svolga il suo compito efficacemente, è indispensabile che il pianerottolo sia correttamente illuminato sia di notte che di giorno.
La montatura deve penetrare sulla filettatura dell’obiettivo almeno di 1 cm.
Praticate un foro guida, all’altezza dell’occhio, nel montante centrale del battente. con un trapano dotato di una punta per legno di piccolo diametro.
Praticate il foro definitivo con una punta piatta, é preferibile porre una zeppa all’esterno del battente, per evitare che si scheggi.