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In questa guida spieghiamo come scegliere il migliore interruttore differenziale, analizzando quali caratteristiche deve avere un prodotto di questo tipo e proponendo una lista dei migliori modelli disponibili sul mercato.
Cosa Sono gli Interruttori Differenziali
Con il termine interruttore differenziale si identificano una serie di apparecchi in grado di aprire automaticamente un circuito, quando sono sollecitati da una corrente differenziale uguale o superiore alla corrente differenziale di intervento nominale Idn. Si tratta di dispositivi che forniscono principalmente una protezione nei confronti delle persone che dovessero entrare accidentalmente in contatto con una parte in tensione.
Come detto, la disponibilità della protezione è l’attitudine del dispositivo a svolgere nel tempo, a specifiche condizioni e nell’ambito di un’adeguata installazione, la funzione di protezione richiesta. L’efficacia della protezione non dipende unicamente dall’apparecchiatura, ma coinvolge anche altri elementi dell’istallazione come la continuità del conduttore di protezione, il valore della resistenza di terra e di isolamento e le condizioni ambientali. Tali prerogative devono essere garantite anche nel tempo ed è per questo che si raccomanda una verifica periodica dell’impianto, comprese le utenze elettriche, e degli interruttori differenziali. Se dopo la verifica si dovessero accertare carenze nella protezione si dovranno adottare opportune misure correttive che possono richiedere la riparazione o la sostituzione dell’apparecchiatura difettosa o obsoleta. La disponibilità della protezione può essere formulata in percentuale rispetto ad un insieme omogeneo di interruttori differenziali osservati all’interno di una stessa installazione oppure come la probabilità di un singolo dispositivo a garantire la protezione richiesta dopo uno specifico periodo di tempo. La disponibilità della protezione diminuisce significatamene, quando l’installazione non è sottoposta a regolare verifica. In un’installazione regolarmente verificata, invece, la disponibilità si riporta al 100% dopo che sono state adottate opportune misure correttive, come ad esempio la sostituzione dell’apparecchiatura difettosa o che ha terminato il suo periodo di funzoinamento utile.
La durata di utile di un’apparecchiatura, in condizioni di funzionamento definite, è l’intervallo di tempo che intercorre tra il momento in cui viene messa in funzione e il momento in cui il livello di guasto non è più accettabile. La durata utile di un interruttore differenziale è stabilita convenzionalmente mediante prove di durata, di cortocircuito, di invecchiamento eccetera. Raggiunto questo limite, il tasso di guasto aumenta, il tasso di guasto inteso come la probabilità di apparizione di un difetto di intervento per un periodo di tempo dato, in modo inaccettabile e la protezione può essere fornita solo sostituendo il dispositivo ormai obsoleto.I meccanismi e i circuiti, elettrici o elettronici, che concorrono alla funzione di protezione possono essere sensibili alle sollecitazioni ambientali esterne. Mantenendosi all’interno di valori normalizzati delle condizioni ambientali e se il dispositivo è di buona qualità, queste parti possono sopportare in modo soddisfacente le sollecitazioni che è lecito attendersi nell’uso normale per le applicazioni domestiche e similari.
Gli interruttori differenziali rispondenti alle norme Cei En 61008, Cei En 61009 e Cei En 61543 sono destinati ad un utilizzo nelle normali condizioni ambientali presenti in ambito domestico e similare.
L’affidabilità della protezione fornita da qualsiasi apparecchiatura elettrica, compresi quindi gli interruttori differenziali, dipende oltre che dalle caratteristiche del prodotto stesso anche da quelle dell’installazione elettrica nel suo insieme. Visto che la disponibilità della protezione non può essere accertata con le sole prove previste dalle norme di prodotto si rende necessaria una complessiva verifica delle installazioni da effettuare ad intervalli regolari. Una verifica periodica delle installazioni, compresa la verifica degli interruttori differenziali, è opportuna per tenere alto il livello di disponibilità della protezione, sebbene gli interruttori differenziali provati secondo le norme Cei En 61008 o Cei En 61009 siano adatti per essere installati in impianti ed apparecchiature che non necessitano di manutenzione e ad essere utilizzati da parte di persone non esperte e non avvertite. Le condizioni ambientali, la qualità dell’alimentazione e l’uso scorretto possono influenzare in modo significativo l’efficacia della protezione; un livello elevato di umidità, temperature troppo alte o troppo basse, la presenza di atmosfere corrosive, un’elevata frequenza di temporali, ripetute sovratensioni, vibrazioni, livelli di tensione fuori tolleranza, buchi di tensione, particolari frequenze, la distorsione d’onda sinusoidale potrebbero, infatti, incidere considerevolmente sull’invecchiamento precoce del dispositivo.
Non bisogna dimenticare che gli interruttori differenziali rispondenti alle norme di prodotto, pur essendo complessivamente molto affidabili, non possono ovviamente garantire una protezione assoluta, ecco quindi l’importanza che può assumere una periodica verifica del funzionamento degli interruttori differenziali e delle installazioni, durante e dopo la messa in servizio. Se il risultato delle verifiche dovesse rivelare qualche anomalia si dovrà procedere alla riparazione o sostituzione delle apparecchiature e dei carichi difettosi. La sostituzione degli apparecchi, in relazione alle condizioni d’uso e di installazione, dovrà comunque essere operata dopo un certo numero di anni.
Un modo semplice e pratico per accertarsi del funzionamento di un interruttore differenziale è quello che prevede di simulare una corrente di guasto mediante l’azionamento del tasto di prova di cui ogni dispositivo è dotato. L’uso regolare del tasto di prova è caldamente consigliato dagli stessi costruttori e una marcatura sul o in prossimità del dispositivo generalmente ribadisce questa importante raccomandazione. Se per le prove si utilizzano strumenti esterni si deve porre particolare attenzione alla possibile influenza che possono avere sulla prova le caratteristiche proprie dell’installazione. Un tipico caso è la caratteristica di dispersione verso terra di un impianto che potrebbe indurre a grossolani errori di valutazione che possono poi ripercuotersi negativamente sui risultati della prova.
La grande diffusione di apparecchiature con dispositivi di tipo elettronico sia in ambiente civile sia industriale può determinare, in occasione di un guasto di isolamento, correnti di dispersione verso terra con componenti non sempre sinusoidali ma talvolta anche del tipo unidirezionale, pulsanti o continue.
Per questo motivo si raccomanda di scegliere l’interruttore differenziale in base al tipo di applicazione e di correnti di guasto a terra che si prevede possano generarsi. In relazione ai diversi tipi di correnti di guasto a terra la norma suddivide gli interruttori differenziali in tre categorie, AC, A e B.
Nonostante gli interruttori differenziali debbano per costruzione fornire un’immunità adeguata contro i disturbi tipici delle reti di alimentazione, non è possibile eliminare completamente il problema degli interventi intempestivi dovuti principalmente alle correnti di dispersione permanenti sull’installazione, alle armoniche e alle correnti di dispersione ad alta frequenza, alle correnti differenziali transitorie e alle correnti impulsive causate da fulmini.
In un circuito possono manifestarsi delle correnti di dispersione permanenti che dipendono principalmente da bassi livelli di isolamento, dalla formazione di capacità tra fase e terra oppure dalla presenza di filtri. Per evitare interventi inopportuni la corrente di dispersione permanente in un circuito non dovrebbe essere superiore a 0,3 Idn dal momento che il campo di intervento di un interruttore differenziale è normalmente compreso tra 0,5 Idn e 1 Idn. Per correnti di dispersione superiori a 0,3 Idn, si può suddividere l’impianto in più circuiti protetti singolarmente da un interruttore differenziale e ridurre la lunghezza dei collegamenti e il numero di carichi collegati a ciascun dispositivo.
Si dovrebbe, inoltre, valutare con attenzione anche l’effetto delle correnti differenziali transitorie che si scaricano attraverso i limitatori di sovratensioni e alle capacità verso terra. Le sovratensioni che si stabiliscono tra una o più fasi e la terra o tra il neutro e la terra.
Le correnti capacitive verso terra aumentano in presenza di armoniche determinando anche in questo caso la possibilità di interventi intempestivi. Sufficiente attenzione andrebbe posta anche ai circuiti di prese a spina protetti da un singolo interruttore differenziale, soprattutto se con Idn inferiore o uguale a 30 mA, prendendo in considerazione il numero di prese a spina protette e il tipo di apparecchiature che potrebbero alimentare. Per migliorare ulteriormente la continuità del servizio, la protezione mediante interruttori differenziali dovrebbe garantire anche una certa selettività. Lo scopo della selettività è quello di permettere, in presenza di un guasto, l’intervento del dispositivo più vicino al punto di guasto mentre il resto dell’impianto continua a funzionare regolarmente. La selettività differenziale può essere orizzontale o verticale. Per garantire la selettività orizzontale è sufficiente suddividere i circuiti e proteggerli singolarmente affinché, in caso di guasto, sia posto fuori servizio solo il circuito effettivamente interessato dalla corrente di dispersione.
Per quanto riguarda la selettività verticale fra più dispositivi installati in serie, interessati cioè dalla stessa corrente di dispersione, si devono rispettare alcune condizioni. Il tempo massimo di intervento del dispositivo a valle deve essere inferiore al tempo minimo di non intervento di quello posto a monte e la corrente nominale differenziale del dispositivo installato a monte deve essere almeno tre volte quella del dispositivo installato a valle. Per gli interruttori ad uso domestico e similare le norme prevedono un interruttore con ritardo di intervento intenzionale, denominato di tipo S, da installare a monte di quelli per uso generale.
Come Scegliere gli Interruttori Differenziali
Gli interruttori differenziali possono essere usati per la protezione contro l’incendio, contro i contatti indiretti e per la protezione addizionale contro i contatti diretti.
Nella protezione contro l’incendio risultano efficaci per interrompere le insidiose correnti di dispersione verso terra che potrebbero essere causa di innesco d’incendio. In questo caso l’interruttore differenziale, la cui corrente differenziale nominale intervento non dovrebbe essere superiore a 300 mA e che può essere anche di tipo S per permettere la selettività con gli altri dispositivi, deve essere installato all’inizio del circuito e deve interrompere tutte le fasi e il neutro. L’uso principale dell’interruttore differenziale è però per la protezione contro i contatti indiretti. Un guasto d’isolamento tra una parte attiva e la terra provoca una corrente che si richiude verso il trasformatore di cabina e può determinare una tensione di contatto pericolosa per la persona che dovesse accidentalmente entrare in contatto con le parti metalliche esposte. L’interruttore differenziale, sensibile a tale corrente, è chiamato ad eliminare il guasto in un tempo che deve essere sufficientemente breve ad evitare gravi conseguenze alle persone. La scelta dell’interruttore differenziale deve essere operata in accordo con le Iec 60364 e deve tener conto del sistema di messa a terra.
Un interruttore differenziale da 300 mA, opportunamente coordinato con l’impianto di terra, potrebbe ad esempio essere utilizzato per la duplice protezione contro l’incendio e i contatti indiretti. Se l’interruttore differenziale ha una corrente differenziale di intervento nominale non superiore a 30 mA può fornire anche una protezione addizionale contro i contatti diretti. Un dispositivo con queste caratteristiche di intervento, installato all’ingresso dell’impianto, può contemporaneamente fornire una valida protezione contro l’incendio e contro i contatti indiretti e una protezione supplementare nei confronti dei contatti diretti. Per garantire una protezione addizionale contro i contatti diretti l’interruttore differenziale non deve però essere del tipo ritardato.
Interruttori Differenziali più Venduti Online
Per concludere, mettiamo a disposizione una lista degli interruttori differenziali più venduti in rete in questo momento con i relativi prezzi.
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